Diversi studi ed esperienze empiriche aiutano a comprendere l’esistenza di alcune attitudini predittive della resilienza.
Si tratta di attitudini che vengono “slatentizzate” in concomitanza di alcuni eventi impattanti nella vita delle persone, spesso persino drammatici.

Se pensiamo ai molti ragazzi sopravvissuti a Gemona del Friuli intorno al 1976, oggi 50enni, malgrado la quasi totale distruzione delle loro abitazioni e della loro comunità, constatiamo che per molti di loro il terremoto ha rappresentato un fenomeno drammatico che, comunque, ha corroborato la loro motivazione ad affermarmarsi come manager, imprenditori o leader.

Sentendoli parlare nelle nostre aule, essi ricordano il terremoto con la stessa vena narrativa utilizzata come quando si ricorda una vecchia cicatrice che ha contribuito a ridestare una forte resilienza morale nel loro tessuto sociale e in se stessi. E’ incoraggiante e potenziante per loro e per chi li ascolta.

Thomas Mann scriveva : “Le avversità possono essere delle formidabili occasioni”.
Proprio per favorire ed alimentare questa forma di resilienza etica, costruiamo percorsi esperienziali, in ambito aziendale e sanitario, basati su metafore forti che attengono alla resilienza, e lo facciamo in un’ottica Inside-Outside, perché è la sola che restituisce valore all’azione degli uomini e delle donne in azienda, soprattutto per chi opera nel mondo della salute. L’ottica outside-inside, al contrario,  individua, analizza e colpevolizza l’esterno come fonte di criticità e disagi e rischia di far inviluppare le persone nella frustrazione e nella ricerca di alibi.

Per citare Robert Frost, direi : ” Se vuoi venirne fuori, devi passarci dentro“.

e volete approfondire questo tema ed il modo in cui lo trattiamo con medici, pazienti e manager, vi invito a leggere su wikipedia la storia di Sir Shakcleton e della sua Endurance e poi, a caldo, ascoltate la narrazione musicale che ne fa Battiato:

httpv://www.youtube.com/watch?v=7Qx_GJ4P2VI

Nei nostri percorsi esperienziali i manager, i medici e i pazienti ritrovano la radice della loro resilienza e tornano con fiducia a navigare nel vasto mare delle opportunità.

Francesco di Coste

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