Esiste un principio basilare, applicabile in ogni contesto: per ottenere dei risultati, occorre produrre un comportamento che permetta di conseguirli, e per poter produrre questo comportamento bisogna essere il tipo di persona che è in grado di produrlo.

Questo vale anche nella meccanica, nell’informatica, nella fisica e in qualsiasi altra situazione. Se vogliamo  spostarci da Roma a Milano in tre ore, dovremo viaggiare a una velocità di duecento chilometri l’ora senza fare soste (questo è il processo), ma per riuscirci dovremo dotarci di un “mezzo” che ci permetta di farlo: una bici o una macchina non sarebbero idonee, occorreranno il treno o l’aereo (questa è la piattaforma). Se queste considerazioni sono ovvie da un punto di vista meccanico, lo sono un po’ di meno quando riguardano risultati personali. Talvolta ci focalizziamo sul risultato, cioè sull’avere, e dimentichiamo il processo necessario per ottenere tale risultato. Inoltre, siamo ancora meno consapevoli dell'”essere”, che sostiene qualsiasi processo e ne determina l’esistenza. Se – ad esempio – una persona vuole ottenere il risultato di avviare una nuova professione, dovrà attuare un processo, cioè compiere una serie di azioni e di riflessioni che le permettano di riuscirci (pianificare, fare un business plan, aprire una partita IVA, ecc..), ma per farlo dovrà anche “essere” la persona in grado di riuscirci (dotarsi di una formazione adeguata, lavorare sulle proprie competenze, avere un set di valori che la motivino verso quella professione, avere delle credenze che la supportino e che non la ostacolino, ecc..).

È importante dunque spostare l’attenzione dagli effetti alle “cause” interne, alla “piattaforma” dell’essere: i nostri modelli mentali, le nostre convinzioni, i nostri valori personali, le nostre emozioni. Esaminare i nostri pensieri, oltre alle nostre azioni, per verificare se ci permettono di essere il tipo di persona che vogliamo essere, se ci permettono di conseguire benessere, oppure se ce ne allontanano; se ci permettono di raggiungere i risultati che desideriamo.

Focalizzarci unicamente sul “processo” può portare a dare troppa importanza alle tecniche, perdendo di vista le cause. Spesso abbiamo la tendenza a cercare rimedi sbrigativi, quasi miracolistici, per problemi acuti che richiedono una considerazione più approfondita. Spostare la visuale dal prodotto (ovvero l’effetto visibile) alla piattaforma (le cause per raggiungerlo) permette di liberarsi da false aspettative, e di ampliare la propria sfera d’influenza: perché il nostro essere dipende da noi. Mentre vedere solamente al di fuori l’origine di un problema non ci dà il potere di cambiarlo.

PRODOTTO (AVERE)
Benessere, significato, felicità
PROCESSO (FARE)
Pensare, sentire, agire
PIATTAFORMA (ESSERE)
Modelli mentali, paradigmi, valori, credenze

tratta da: Kofman F. (2006) Business consapevole  Edizioni Il Punto di Incontro, Vicenza

Nel Coaching evolutivo si aiuta una persona chiarire in modo specifico e misurabile un risultato: l’obiettivo che desidera raggiungere; a divenire consapevole del proprio modo di essere e di fare e ad assumersene la responsabilità: sarà infatti lei a scegliere (con l’aiuto del coaching) quali nuovi pensieri, comportamenti e capacità agire per realizzare il proprio obiettivo.

Secondo Einstein:  “è follia pensare di ottenere risultati diversi continuando a fare sempre le stesse cose”.

Uno dei principi cardini del coaching evolutivo è l’allineamento. Per auto-realizzarsi ed essere felici è necessario che ci sia un allineamento tra mente, corpo ed emozioni. La mancanza di allineamento talvolta può produrre incertezza e confusione su ciò che si vuole, blocchi o autosabotaggi, almeno fino a quando questo disallineamento non viene consapevolizzato e gestito.

Se sei interessato alla nostra scuola professionale di Coaching evolutivo – per poter accompagnare altre persone in percorsi di autoconsapevolezza e di cambiamento –  contattaci alla mail masteracademy@ictf.it o al tel. 0658301696 oppure clicca qui.
La prossima edizione del “Master in Coaching evolutivo” inizierà ad aprile 2018.

Daniele Mattoni, Coach accreditato PCC, Responsabile didattico Master Coaching Evolutivo di ICTF

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