Il Coach è un professionista, esperto di processi evolutivi che affianca i propri Clienti nel raggiungimento di propri obiettivi, aiutandoli ad acquisire uno sguardo nuovo sulle situazioni che affrontano e incoraggiandoli nella propria evoluzione personale e professionale.

Grazie alla conversazione di coaching il cliente esplora se stesso, scopre nuove possibilità, individua gli ostacoli e decide come attuare i cambiamenti necessari a migliorare la propria vita e il proprio benessere. I cambiamenti desiderati vengono sempre declinati in obiettivi concreti, specifici e misurabili.

L’attenzione del Coach è orientata alla persona, ai suoi poteri e talenti.

Le nuove sfide odierne caratterizzate da cambiamenti sempre più rapidi e da una crescente incertezza richiedono nuovi approcci di coaching in grado di sostenere gli individui nei cambiamenti che desiderano realizzare.

Gli approcci fortemente o unicamente focalizzati sulla performance cominciano a cedere il passo ad approcci più olistici e in grado di tener conto della nuova complessità – interna ed esterna – con la quale ci si deve confrontare; e che – a fronte della veloce mutevolezza della realtà – aiutino a trovare un saldo ancoraggio in propri valori.

Il Coaching evolutivo è – secondo la Learning Community di ICTF – l’approccio più idoneo – nell’attuale contesto – a facilitare cambiamenti duraturi e sostenibili.

Un primo tratto distintivo del Coaching evolutivo, è che, oltre alla sfera cognitiva (in genere privilegiata dalle scuole di origine anglosassone o americana), assumono fondamentale importanza anche la consapevolezza corporea ed emozionale.  Per auto-realizzarsi ed essere felici è necessario che ci sia un allineamento tra mente, corpo ed emozioni. La mancanza di allineamento talvolta può produrre incertezza e confusione su ciò che si vuole; blocchi e auto-sabotaggi. Per questo è importante facilitare un auto-ascolto più ampio, che si estenda anche al corpo e alle emozioni.

Un secondo tratto distintivo nel coaching evolutivo, che ha un connotato fortemente umanistico: è l’importanza data ai “significati” con i quali la realtà viene letta. Noi non siamo macchine protese a un risultato, siamo esseri umani, e in quanto tali siamo ricercatori dei significati. Secondo Victor Frankl (uno dei riferimenti più importanti nella psicologia umanistica ed esistenziale) esiste una “volontà di significato” autonoma, che non dipende da noi: essa è talmente incarnata nella nostra condizione umana che non possiamo smettere di “cercare un senso”. Oltre all’obiettivo, è – dunque – importante il “significato” che quest’obiettivo assume nel percorso evolutivo di una persona.

Non ultimo, un percorso di coaching evolutivo si focalizza sia sul “fare” che sull'”essere”: agire comportamenti; ma anche essere la persona in grado di agire.  Occorre far maturare dentro di sé quei semi che porteranno i risultati desiderati. Un Coach evolutivo aiuta un cliente a identificare quali sono questi semi e a offrire loro i nutrimenti necessari a crescere e dare frutti.

È importante dunque spostare l’attenzione dagli effetti alle cause interne, dal fare all’essere: i nostri modelli mentali, le nostre convinzioni, i nostri valori personali, le nostre emozioni.

Il coaching evolutivo – dunque – dà particolare enfasi a questi ambiti, meno tangibili ma di fondamentale importanza per facilitare un percorso evolutivo che, oltre alla performance e al risultato finale, includa anche il benessere e l’autorealizzazione.

Il Master in Coaching evolutivo di ICTF è una scuola di avvio alla attività di COACH PROFESSIONISTA, riconosciuta dalla Associazione Italiana Coach Professionisti; ed è anche una Percorso di sviluppo della propria consapevolezza e dei propri talenti. La decima edizione del Master partirà il prossimo 22 novembre. Se sei interessato contattaci tramite il nostro sito web, alla pagina Master in Coaching evolutivo, oppure al tel. 0658301696.

Daniele Mattoni
Coach accreditato PCC, LearningCoach®, Responsabile didattico della Master Academy ICTF

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