In un periodo di cambiamenti epocali, nel corso del quale la stessa professione  del PROMOTORE FINANZIARIO sta cambiando pelle, ogni professionista è chiamato a fare un “pit stop” di attivante riflessione sulle sue capacità e competenze.

I clienti, d’altra parte,  vivono un periodo di smarrimento, alimentato da una fase di oggettiva incertezza, oltre che da una sovra-informazione sensazionalistica da parte dei media.

Proprio per far fronte a questo clima di instabilità, il Promotore ha adesso l’opportunità di fare non solo il punto sulle sue competenze tecnico-commerciali, ma soprattutto sulla capacità di trasformare le sue conoscenze in esperienza di guida credibile per i clienti.

La risposta viene soprattutto dalle competenze di coaching applicate sia su se stesso e poi anche sui propri clienti.  Attraverso le tecniche di coaching è infatti possibile allenarsi nell’assumere un ruolo capace di far percepire rapidamente al cliente la differenza di supporto e di guida tra il servizio mass market delle banche e quello offerto dal consulente finanziario che, di fatto, si pone come interfaccia di fiducia e relazionale tra i suoi apprezzati clienti e l’aleatorietà dei mercati.

In sintesi il percorso di financial coaching offre al Promotore alcuni vantaggi essenziali:

-la possibilità di definire meglio lo stato di serena progettualità finanziaria desiderata dal cliente;

-la conduzione di un’accurata analisi su come il cliente percepisce il risparmio, come vive il rischio e come pianifica il benessere finanziario;

-l’opportunità di far aprire il cliente ad una serie di opzioni interdisciplinari: dal disinvestimento dell’immobiliare al passaggio generazionale;

-la costruzione di un consapevole piano di azione, coerente con gli obiettivi stabiliti insieme al cliente.

Al termine del percorso il Consulente Finanziario comprenderà qual è la sequenza dei passaggi di financial coaching che gli permetteranno di far sentire il cliente compreso e seguito e, finalmente, fidelizzato.

 

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