di Francesco di Coste
TrainerCoach® Cofondatore
Top Executive Coach
Facilitatore di Processi di Cambiamento

 

Primo assise nazionale sull’etica di Sanità Pubblica

Il contributo trasformativo del Coaching 

 

I sintomi del SSN
Il corteo sintomatologico della Sanità Pubblica è lungo. Al di là dei reati che si sostanziano nella violazione di norme e di leggi e che alimentano la corruzione nel senso stretto del termine, vanno menzionati sul piano gestionale e dei comportamenti una serie di disfunzionalità quali: assenteismo, vittimismo, negligenza e imperizia nell’esercizio del ruolo, abuso o conflitto di interessi nell’esercizio di funzioni sanitarie, frapposizione colposa di ostacoli amministrativi nell’accesso alla diagnosi e alle cure, inefficienza manageriale e carenza di leadership. Altre disfunzioni organizzative e deficit di performance concorrono a ritardare le cure, ad amplificare i costi e a ridurre la qualità del servizio ai pazienti, sia la qualità percepita che quella effettivamente rilasciata. (1)

 

La natura e gli ambiti applicativi del Coaching professionale
Il Coaching è una disciplina relativamente giovane in Italia, dove è progressivamente cresciuta a partire dalla fine degli anni ’90. La radice della parola suggerisce un partnership finalizzata ad accompagnare impiegati, manager e leader verso il raggiungimento di obiettivi personal-professionali. Pertanto la natura della prestazione di Coaching prevede l’operare di un cambiamento, una trasformazione che migliori e amplifichi le potenzialità delle persone affinché raggiungano obiettivi personali, di team, di reparto o, più in generale, aziendali. Si tratta dunque di un processo che offre al cliente (detto anche Partner e in alcuni casi Coachee) strumenti che gli permettono di elaborare ed identificare i propri obiettivi e rafforzare la propria efficacia e la propria prestazione. Il cliente o il team che accetta di affidarsi ad un percorso di Coaching ha delle potenzialità latenti e tramite il Coach impara a scoprirle e ad utilizzarle al meglio, per sé e per il sistema in cui opera. In tal senso il Coach, all’interno della consulenza di formazione e sviluppo delle organizzazioni, è un professionista che gioca il ruolo di catalizzatore di cambiamento. (2) Oggi si affidano a programmi di Coaching milioni di persone nel mondo, attraverso la committenza delle principali aziende e della Pubblica Amministrazione, in tutti i paesi occidentali e in quelli in forte sviluppo. Nella tabella sottostante sono riportate le percentuali relative a quanto le più importanti società considerano il Coaching come una parte essenziale del processo di gestione delle prestazioni. (3)

Il Coaching come proposta etica in Sanità
Il sentimento di insoddisfazione, piuttosto diffuso, non solo tra i pazienti che accedono alle cure, ma anche tra gli operatori e i manager del SSN, pone ai Coach alcune domande all’apparenza tautologiche, ma molto pertinenti: a)si possono generare servizi efficienti se non si vive e produce all’interno di un sistema efficiente? b) Come si possono rilasciare prestazioni sanitarie di qualità se il clima socio-organizzativo degli attori sanitari risente di prassi e comportamenti di scarsa qualità etica?

La porta di ingresso per arrivare alla qualità dei comportamenti etici, alla costruzione di un clima socio- organizzativo etico, passa attraverso la ricerca di senso del proprio ruolo.

La ricerca del senso è la parte meno tangibile ma più intima di ogni ruolo, arte, mestiere e professione e viene mobilitata e nobilitata quando affrontiamo le sfide più grandi, quelle che ci fanno sentire Uomini degni di Umanità. (4)

Il senso è l’area di intersezione di quattro domini sui quali il Coaching incide in modo propositivamente etico: Il TALENTO: la forza e i doni che ciascun attore reca nel sistema sanitario
La PASSIONE: ciò che da energia, motivazione ed ispirazione per lavorare nella sanità pubblica
I BISOGNI: ciò di cui il sistema necessita, inclusa la domanda di diagnosi e cura per i suoi cittadini

La COSCIENZA: quella flebile voce interiore che incoraggia ogni persona a fare il meglio che può con le risorse che ha ovunque si trovi

Gli interventi di Coaching finalizzati a questa operazione trasformativa, portano i Leader a riconoscere il senso più alto del loro lavoro così come li portano a suggerire ai prorpi collaboratori il significato più nobile dei contributi e delle prestazioni che offrono al sistema (SSN).

In particolare, come indicato nell’immagine qui sopra tratta dal pensiero di S. Covey (4), in questo percorso di accompagnamento alla ricerca di senso professionale i risultati consistono nel: 1) far accedere i decisori a risorse creative e morali più autentiche; 2)sottrarre i manager ad una cultura reattivo-difensiva secondo la quale “qui purtroppo le cose sono andate e andranno sempre così”; 3) allineare gli operatori ed ingaggiare i reparti ad un rinnovato senso di responsabilità e di pura consapevolezza del proprio ruolo.

 

Il Coaching apre la porta dell’Integrità
L’integrità esiste in un dominio positivo, privo di contenuto normativo. Pertanto l’integrità non ha a che fare con concetti relativi a ciò che è buono o cattivo, giusto o sbagliato, ciò che dovrebbe essere o non dovrebbe essere. Se pensiamo alla legge di gravità, non c’è niente che si possa definire come “buona o cattiva” gravità, e così è per l’integrità. Se si violano i principi di integrità ci si danneggia, individualmente e collettivamente, dentro di sé e all’interno del sistema, così come quando si viola la gravità privi di un paracadute mentre ci si lancia da duemila metri di altezza.(5)

Nei programmi di Coaching, svolti nei contesti organizzativi in cui vi è disallineamento tra i livelli manageriali e disconnessione tra le varie direzioni, si richiede ai manager l’impegno a focalizzarsi prima di tutto sulla missione del servizio in cui operano. Si lavora poi sull’integrità che è una proposta esclusivamente positiva, uno standard cioè preliminare al dominio etico-morale, dal quale potranno prendere meglio forma le prassi etiche desiderate attraverso una serie di comportamenti da riscrivere e sui quali fare formazione.

Occorre distinguere l’integrità come lo stato o condizione oggettiva di una persona, gruppo di lavoro, entità organizzativa o sistema che è congruo. Aderire alla definizione di integrità secondo la quale lo stato dell’essere intero, completo, intatto, solido e in perfetta condizione è quella condizione che genera i migliori risultati per se stessi e per il sistema, favorisce la realizzazione di risultati etici mediamente superiori alla media. Il gruppo di lavoro dei TrainerCoach® Professionisti ha presentato alcuni abstract che testimoniano il conseguimento di risultati etici. (6)

L’Integrità come condizione olistica dell’<<Essere intero e completo>> è quindi importante perché crea la necessaria condizione (workability) per la generazione di senso nei contesti organizzativi ed è il presupposto che permette di avviare programmi di Coaching per realizzare 3 obiettivi nel SSN:

  • Raggiungere un appropriato livello di performance che soddisfi i bisogni degli stakeholder
  • Promuovere l’autentico merito che valorizzi i talenti nascosti e incoraggi l’innovazione organizzativa
  • Favorire il corretto uso delle risorse, per ottimizzare i risparmi riducendo gli sprechi

L’integrità, disvelata dal processo di Coaching, è dunque la condizione necessaria e sufficiente per raggiungere una buona prestazione etica in Sanità.

Riferimenti bibliografici

(1) Bripi,Carmignani, Giordan: La qualità dei servizi pubblici in Italia,Questioni di Economia, Banca d’Italia Gennaio/2011

(2) R. Dilts: From Coach to Awakener, Meta Publications,U.S. (giugno 2003)

(3) Sherpa: The Executive Coaching Survey, At the Summit (2013)
(4)S. Covey: L’ottava Regola, Dall’efficacia all’eccellenza, Franklin Covey Company (2005)

(5) W. Herard and M.Jensen: A New Model of Integrity: The Missing Factor Of Production, Social Science Research Network (2006)

(6) ICTF: ICTF Comunità di Apprendimento, Il Coaching Integrato, https://www.ictf.it/storie-di-evoluzione/Roma (2012)

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